La riduzione delle accise del gas è possibile per diverse tipologie di clienti, in questo articolo andremo ad approfondire le agevolazioni oggi presenti.
In un precedente articolo abbiamo visto da vicino cosa sono le accise sulla bolletta del gas, in questo andremo ad approfondire com’è possibile richiederne l’agevolazione per determinate tipologie di utenti.
È risaputo come il peso delle bollette energetiche si cresciuta negli anni, alimentando i cattivi umori dei consumatori finali, in cerca sempre di qualche buona offerta che possa alleggerire il carico.
È vero la maggior parte delle voci è composta principalmente dalle cosiddette “tasse”, che vanno a gravare per oltre il 60%. Difatti se prendiamo in considerazione le analisi ARERA, riferiti ad una famiglia tipo che consuma 1400 metri cubi di gas l’anno, i costi fissi, più comunemente chiamati tasse, incidono esattamente per il 66%.

Nell’immagine sopra le porzioni del grafico 1, 2 e 3 corrispondo ai costi fissi di una bolletta del gas.
Tuttavia, non tutti sanno che è possibile ridurre il carico fiscale delle bollette del gas, tramite alcune agevolazioni previste oggi per legge in cui, purtroppo, non rientrano tutti i consumatori, ma solamente determinate tipologie di utenze.
Riduzione delle accise
In un precedente articolo abbiamo visto nello specifico cosa sono le accise, come si suddividono e come sono fatturate dai fornitori. Ora di seguito andremo a vedere chi e come può richiedere la riduzione delle accise.
Come già anticipato questa agevolazioni non sono per tutti e ad oggi non sono presenti agevolazioni per quanto riguarda i consumatori domestici, che comunque vedono già un valore basso delle accise rispetto alle categorie altri usi, i quali possono richiedere tale agevolazione.
Per legge oggi sono previste delle agevolazioni per l’accisa agevolata esclusivamente le imprese, nello specifico possono fare richiesta per l’agevolazione:
- Attività industriali che producono beni e servizi: artigianali, agricole, alberghiere, di ristorazione, di distribuzione commerciale, forni per il pane, produzione di energia elettrica e la cogenerazione;
- Impianti sportivi adibiti ad attività dilettantistiche senza fine di lucro;
- Attività ricettive svolte da istituzioni per assistenza a disabili, orfani, anziani e indigenti e comunità di recupero di tossicodipendenza dove vengono svolti lavori;
- Attività svolte in case di cura, qualificabili come imprese industriali;
- Forze Armate Nazionali per quanto riguarda l’accisa, esenti dall’addizionale regionale;
- Usi Istituzionali delle Forze Armate dei Paesi della Nato;
- Rappresentanze diplomatiche o consolari;
- Organizzazioni internazionali riconosciute;
- Stati ed Organizzazioni Internazionali nei cui confronti, sulla base di accordi viene concessa anche l’esenzione IVA.
Per poter usufruire dell’agevolazione sull’accisa, l’impresa, o meglio l’imprenditore, può farne richiesta al proprio fornitore e richiedendo i moduli necessari.
La modulistica prende il nome di “dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà”, un documento dove il cliente autocertificata che è in possesso dei requisiti essenziali per avere diritto all’agevolazione.
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