Da un paio di anni a questa parte è entrata in vigore una nuova legge in merito alla prescrizione breve dei consumi. In questo articolo approfondiamo tutte le informazioni riguardo alla prescrizione breve e i diritti per i consumatori.
Dal 1° gennaio 2019 i consumi del gas si prescrivono in 24 mesi. Nello specifico il termine di prescrizione si è ridotto passando dai 5 ai 2 anni.
Cosa vuol dire questo?
La nuova legge riguarda tutte le bollette emesse successivamente il 1° gennaio 2019 che riportano la fatturazione di consumi risalienti a più di due anni.
Discorso ben diverso, invece, per le bollette emesse prima del 1° gennaio 2019, la quale prescrizione rimane essere quella quinquennale, ovvero di 5 anni.
Un errore da non commettere è quello di considerare le bollette non pagate prescritte dopo 2 anni, su questo bisogna fare una distinzione tra consumi fatturati superiori ai due anni e bollette non pagate superiori a due anni.
Questo perché?
La nuova legge fa riferimento ai consumi superiori ai due anni ed è stata scritta per tutelare i consumatori dai maxi-conguagli inerenti a consumi di più anni.
Così facendo si punta anche ad aumentare la qualità dei servizi forniti, in quanto distributore, e di conseguenza fornitore, dovranno rispettare i termini per effettuare le letture, onde rischiare di dover erogare un servizio e vederselo prescritto.
Per tutte le bollette emesse regolarmente (e che non contengono consumi superiori ai 2 anni) la prescrizione che vige è sempre quella dei 5 anni.
Lo sbaglio da non commettere
Questo vuol dire che se per qualsiasi motivo non si paga una o più bollette, il termine il quale la stessa diventi non più esigibile da parte del fornitore, sono 5 anni dall’ultimo formale avviso.
Difficilmente oggi delle bollette regolarmente emesse vanno in prescrizione, un quanto i fornitori possono avvalersi del corrispettivo di morosità, conosciuto come CMOR.
Tornando all’argomento della prescrizione breve, ne avevamo già parlato in questo articolo, dove 3 BIG del settore sono state multate pesantemente dall’AGCM per non aver fatto valere il diritto dei prescrizione ai propri clienti.
Difatti la prescrizione breve non è automatica e va richiesta.
Come far valere la prescrizione?
I fornitori hanno l’obbligo di informare i propri clienti che in fattura sono presenti consumi superiori ai due anni e quindi si ha la facoltà di richiedere la prescrizione inviando l’apposito modulo.
Se il fornitore, nonostante l’evidenza dei consumi superiori a due anni, ignora la richiesta di prescrizione e intima al pagamento minacciando la sospensione sappi che puoi far valere i tuoi diritti attraverso il servizio di conciliazione.
Inoltre il responsabile delle letture è il distributore e ha l’obbligo di effettuare almeno un tentativo di lettura ogni due mesi per i contatori tele-letti. Se ciò non dovesse venire sappi che hai diritti ad un indennizzo di 10€ per ogni 2 mesi in cui il tentativo di lettura non si è verificato.
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